Una coppia italo-americana - lui milanese di origini sarde, lei newyorkese - si è trasferita in un furriadroxiu nelle campagne di Santadi per un progetto lavorativo e di vita ambizioso e difficile: creare una serie di oggetti frutto dell'incontro tra artigianato sardo e design. E con essi raccontare l'Isola, veicolandone storie e bellezze a livello internazionale.
di Andrea Tramonte
September 27, 2021
La loro casa si trova a valle di una collina dietro la quale si intravedono le catene montuose del Gutturu Mannu, in una zona isolata nelle campagne di Santadi, nel Sulcis. Siamo in mezzo alle tonalità verdi e grigie della macchia mediterranea e a una vegetazione dove querce, eucalipti e ulivastri cedono il posto ai lecci man mano che la natura è più fitta e l’intervento dell’uomo meno marcato. Qui Ivano Atzori e Kyre Chenven hanno costruito la loro casa e il quartier generale della loro attività. Nel 2016 la coppia - lui milanese di origini sarde, lei newyorkese - ha deciso di trasferirsi a vivere nell’Isola. Ha recuperato un vecchio furriadroxiu a Is Aresus e lo ha trasformato in una architettura “neo-mediterranea” dove interni minimali e contemporanei si accompagnano al recupero dei materiali tradizionali, all’utilizzo di prodotti innovativi - come la lana di pecora di Edilana per isolare la casa - e a oggetti d’artigianato sardo, in alcuni casi rivisitati e reinterpretati. (Foto di Valentino Congia)
La versione integrale di questo articolo è disponibile nella versione cartacea di Lollove N2
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