About

Lollove è un borgo spopolato che dista circa 15 chilometri da Nuoro. Narra un’antica leggenda che alcune suore lanciarono una maledizione al paese dopo essere state cacciate a sassate dagli abitanti: “Non crescerai e non morirai mai”. Mai sentenza fu più esatta. Lollove non cresce e (per ora) non muore: rimane fermo, in un certo senso, e vive delle sue assenze. Oggi ci abitano una decina di persone e il paesello si anima un po’ solo nel fine settimana, quando vi fanno ritorno le persone che nel borgo hanno conservato l’abitazione di famiglia. Pochi spazi ancora vivi in mezzo a diverse case abbandonate e diroccate.

Lollove sembra simboleggiare - estremizzandoli - alcuni fenomeni in atto da molti anni in Sardegna: lo spopolamento dei paesi, la fuga dei giovani, l’invecchiamento della popolazione, la mancanza di prospettive. In sintesi, l’assenza di futuro. Il magazine è stato chiamato proprio Lollove perché vuole ribaltare questo sentimento, frutto di difficoltà reali ma anche di paure paralizzanti. Muove dall’idea che la Sardegna sia ricchissima di risorse intellettuali e creative e di possibilità da cogliere fino in fondo. Pensa che l’Isola abbia bisogno di costruire un racconto nuovo e che debba puntare molto di più su innovazione, cultura e ambiente.

Così un paese quasi disabitato e in stato di abbandono - e con un nome paradossalmente, felicemente pop - diventa una lente con cui guardare alle potenzialità dell’Isola. Lo strumento è un contenitore di idee, storie, progetti e linguaggi diversi, curioso e appassionato, che si occupa di cultura e innovazione a 36O gradi: design, media, musica, grafica, illustrazione, arte, architettura, cinema, fotografia, enogastronomia, paesaggio. Il progetto prova a dare forma alle migliori esperienze della contemporaneità nell’Isola per fornire un (piccolo) contributo alla scrittura di una prospettiva diversa, aperta, migliore. Con un’idea di Sardegna che è frutto di coscienza di sé, contaminazioni e scambi: dalle radici sicure ma con una fortissima curiosità verso l’altro e lo sguardo rivolto al futuro.

Lollove Mag è nato nel maggio del 2O12 come magazine online. Nel 2O16 sono usciti i primi due numeri cartacei: lo zero, pubblicato inizialmente nel 2O13 in digitale e poi stampato in versione aggiornata nell’aprile del 2O16; e il numero uno, esclusivamente cartaceo, uscito nello stesso periodo. Ora, nel corso del 2O21, usciranno due numeri nuovi.

La squadra


Direttore responsabile
Andrea Tramonte

Art director
Simone Deiana

Grafiche
Gabriele Serrau

Web designer
Andrea Pisanu


Collaboratori dei nuovi numeri:

Testi

Giuliana Altea, Antonella Camarda, Clara Carreras, Ignazio Caruso, Simone Cavagnino, Mary Jo Intermontes Cherchi, Francesca Deidda, Giovanni Dessole, Carola Farci, Daniele Garzia, Giulio Iacchetti, Roberta Liscia, Patrizia Marras, Roberta Morittu, Francesca Mura, Giulia Muroni, Nicola Muscas, Elisa Pili, Gabriele Pillosu, Marina Porcheddu, Monica Scanu, Mauro Tetti

Artwork
Emanuele Boi, Luca Licciardi, Marco Loi, Antonio Marras, Marco Meloni, Federico Orrù, Marco Santaniello, Maria Tedde

Foto
Lucio Aru e Franco Erre, Sebastian Botzler, Pierfrancesco Carta, Giulia Cannas, Sara Ferreira, Silvia Loni, Antonio Pintus, Daniela Zedda, Davide Virdis


Hanno collaborato anche:
Gian Mario Atzeni, Bachis, Elisabetta Bolasco, Veronica Cadoni, Roberto Cappai, Francesca Corriga, Sara Dal Cortivo, Fabrizio Dessì, Simona Durzu, Alessio Errante, Carlo Giambarresi, Eva Ligas, Alessandro Loddi, Valeria Malavasi, Mirko Masala, Matteo Mascia, Carolina Melis, Francesca Mulas, Alberto Murru, Giuseppe Novella, Matteo Giuseppe Pani, Marco Peri, Cristiano Pintus, Alessandra Pulixi, Carol Rollo, Fabio Schirru, Claudio Simbula


Lollove Mag è una pubblicazione quadrimestrale a cura dell’associazione culturale Lollove Edizioni.



Magazine fondato nel 2012 da Andrea Tramonte e Carlotta Comparetti