La designer cilena - ma cagliaritana d’adozione - porta il territorio sui tappeti, dagli ambienti naturali agli elementi più iconici del paesaggio sardo. «Della tradizione conservo la tecnica ma non l’icona - dice -, cercando di fare cose nuove rispetto al passato».
di Andrea Tramonte
September 27, 2021
Paulina Herrera Letelier fruga tra le carte nel suo studio a Villanova, prende in mano un piccolo quaderno nero e lo apre. Dentro ci sono appunti e disegni disposti ordinatamente che riguardano i suoi lavori coi tappeti: in particolare riflessioni e spunti che l’hanno portata a scegliere i temi dei suoi manufatti. «In Sardegna - legge a voce alta, circondata dai suoi lavori in ferro e in tessuto - i campi sono spesso disegnati da cordoni naturali fatti da piante di fico d’India. Limite, confine spinoso dei territori che alla fine dell’estate si riempie di succosi frutti colorati». Paulina parte da una immagine del paesaggio dell’Isola e la trasfigura. La rende geometrica e astratta e poi - grazie al lavoro di tessitrici esperte - la trasmette sui suoi tappeti. (Foto di Pierfrancesco Carta)
La versione integrale di questo articolo è disponibile nella versione cartacea di Lollove N2
