Un'architettura neo-mediterranea che richiama i furriadroxius del Sulcis e le case tipiche della Marmilla, arricchita da pezzi di artigianato e arazzi di Samugheo. La cantina - progettata da Mario Casciu e Francesca Rango - è così uno spazio non solo di produzione di vino ma anche di cultura, convivialità e bellezza, che si ispira alla tradizione guardando al futuro.
di Daniele Garzia
September 27, 2021
La struttura è all’apice di una collina ricoperta di vigne nelle campagne della Marmilla, poco distante da Sanluri. La cantina Su’entu è una costruzione semplice che sembra completare il paesaggio circostante, come un santuario secolare che segna un punto di riferimento nel panorama. Il progetto nasce alla fine degli anni Duemila quando la famiglia Pilloni decide di avviare l’attività vitivinicola. Per realizzarlo si affida a uno studio di architetti molto giovani, Mario Casciu e Francesca Rango, che all’epoca hanno meno di trent’anni. Il loro obiettivo è fin da subito quello di concepire una struttura che si integri con il paesaggio e per realizzarlo cominciano a studiare in modo approfondito le caratteristiche del territorio.
La versione integrale di questo articolo è disponibile nella versione cartacea di Lollove N2
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